Granfondo Michele Scarponi: dominio Go Fast con Ciavatta e Medri protagonisti assoluti

Foto Credit: Granfondo Marche
Filottrano ha reso omaggio a Michele Scarponi nel modo più autentico possibile: con una giornata di grande ciclismo e passione, nel cuore delle Marche. La Granfondo Michele Scarponi – Strade Imbrecciate, giunta alla sua sesta edizione, ha richiamato oltre 900 partecipanti da tutta Italia, tra cui molti appassionati, cicloturisti e specialisti della disciplina.

Sul percorso lungo di 124 km, reso ancora più selettivo dalle continue ondulazioni, si è assistito a un vero e proprio show targato Team Go Fast, che ha monopolizzato la gara fin dalle prime battute. Una lunga fuga a quattro, orchestrata con maestria tattica e grande condizione fisica, ha permesso ai portacolori del team abruzzese di scavare un solco netto sugli avversari. A tagliare per primo il traguardo è stato Paolo Ciavatta, autore di una progressione irresistibile nel finale. Alle sue spalle, completano lo straordinario poker Alessandro Frangioni, Danilo Celano e Francesco Di Felice, staccando di oltre 7 minuti i primi inseguitori.

Nel settore femminile, assolo vincente per Giulia Medri (Team MG.K Vis Olmo), che ha condotto la gara con autorità fin dal primo tratto selettivo. Nessuna ha saputo tenere il suo passo: Elisa Leardini e Alice Puggelli hanno completato il podio con un distacco importante, a testimonianza della prova solida della forlivese, che è riuscita a tenere il gruppo dei primi quaranta corridori fino a pochi chilometri dal traguardo.



Anche sul percorso corto da 88 km, non sono mancate emozioni. Tra gli uomini successo per il marchigiano Davide Breccia, autore di un attacco risolutivo negli ultimi chilometri, mentre tra le donne si è imposta Alessia Bortoli, che ha gestito al meglio la volata finale.
La manifestazione ha compreso anche due prove non competitive: una cicloturistica e una gravel, pensate per chi desiderava vivere l’evento in modo più rilassato, ma sempre nel segno del ricordo di Scarponi. Una giornata intensa, vissuta nel segno della fatica, del rispetto e dell’amore per la bicicletta. Proprio come avrebbe voluto Michele.